Ingegneria biomedica, questa sconosciuta.
Finché non ho compiuto 18 anni non ho saputo rispondere alla domanda "Cosa vuoi fare da grande?" che tutti mi ponevano, perché davvero non lo sapevo! Ero una bambina spensierata non volevo pensare al futuro.
Poi il giorno in cui ho compiuto la maggior età una persona mi chiese: "hai deciso a quale facoltà iscriverti? ovviamente la mia risposta fu: "ancora non ho deciso".
Allora quella persona mi disse: "Fossi in te, proverei ingegneria biomedica!", al momento dissi: "ci penserò".
In realtà non sapevo neanche di cosa si trattasse ma spinta dalla curiosità andai subito a cercare delle informazioni a riguardo, per chiarirmi le idee.
Fu amore a prima vista. Protesi, biomateriali, rigenerazione dei tessuti furono le parole chiave che mi spinsero a valutare l'iscrizione a questa facoltà, a cui poi effettivamente mi immatricolai presso l'Università di Padova.
Il primo anno fu davvero difficile non lo nego, ma l'impegno viene sempre ripagato.
Quest'anno infatti mi sono laureata e vi assicuro che non c'è soddisfazione più grande.
Questo blog nasce con l'idea di divulgare la conoscenza dell'ingegneria biomedica.
Ancora però non vi ho detto di cosa tratta l'ingegneria biomedica.
Molta gente appena rispondo alla domanda "Cosa studi?" mi guarda un po' perplessa ma anziché approfondire o fare delle domande per cercare di capire di cosa si tratta, si ferma alla parola "ingegneria" oppure associa la parola "biomedica" a quella di "medicina".
In realtà non è proprio così.
L'ingegneria biomedica o anche bioingegneria è quel ramo dell'ingegneria basato sull'applicazione dei propri principi a servizio della biologia e della medicina.
L' ingegnere biomedico è colui che si occupa di creare o meglio progettare nel vero senso della parola, quei dispositivi medici utili per la salute dell'uomo.
Nello specifico puo' sviluppare sistemi di elaborazione di immagini cliniche, organi artificiali e protesi o ancora studiare sistemi biologici mediante modelli matematici.
Al giorno d'oggi la figura dell'ingegnere biomedico è una figura professionale che col passare del tempo sta diventando sempre più importante, in quanto si sente il bisogno di innovazione, di quelle nuove tecnologie utili a migliorare la qualità di vita della persona.Stiamo attenti però a non fare confusione, il bioingegnere non è un medico ma collabora con i medici, non è un biologo ma attraverso la ricerca può collaborare con i biologi.
Il ruolo del bioingegnere assume maggiore importanza soprattutto nella progettazione di dispositivi medici.
In sala operatoria ad esempio se una macchinario o un dispositivo smette all'improvviso di funzionare, la responsabilità è dell'ingegnere biomedico, se una protesi non rispetta le misure esatte per un dato paziente la responsabilità è sempre dell'ingegnere.
A tal proposito mi ricordo sempre le parole di un mio professore: " Se vuole essere un bravo ingegnere biomedico, deve essere sempre precisa". Ed è proprio così, anche un piccolo errore, può costare caro, in quanto influisce sulla vita del paziente.
Di estrema precisione è la "chirurgia robotica", una branca dell'ingegneria biomedica che si basa sui robot.
Un robot chirurgico è quel mezzo, che consente al medico di operare tramite video a livelli di altissima precisione attraverso delle manovre da lui comandate.
L'ingegneria biomedica è sempre in continua evoluzione, ci sarà sempre qualcosa che ancora non sappiamo.
L'intento di questo articolo è quello di raccontare la mia esperienza, cercando di trasmettere l'importanza e il ruolo di questa figura.
Essere informati è importante.